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► Chambery (LFLB), 15.12.12

Abbiamo dovuto aspettare fino a mezzogiorno affinchè l'handling sgombrasse i piazzali dalla neve caduta copiosa durante la notte. Nel frattempo aveva smesso di nevicare e anche la meteo a Chambery era riportata in miglioramento. Qualche apprensione invece per turbolenza annunciata come moderata, a tratti severa sulle Alpi. Dopo il decollo sbuchiamo al sole prima del previsto, già a Pinik. Poi inizia la turbolenza, fastidiosa ma mai pericolosa. Saliamo a livello 190 ma ne sentiamo ancora l'influsso. A nord, verso Ginevra la meteo non è ancora migliorata. Attraversiamo parecchi strati scendendo verso Chambery senza mai incontrare ghiaccio. Siamo già vettorati verso l'ILS 18 a 6800' quando la controllore ci manda in holding per dare spazio alla linea. La temperatura esterna è di -8C e in quell'angolo della Savoia dove è disegnata l'holding vi staziona un bel conglomerato di nembostrati grigio scuri carichi di acqua. Il tempo di girare un'holding e carichiamo un bel po' di ghiaccio, prima clear poi rime. I boots hanno un bel da fare per liberarsi dell'incomodo ospite. Poi in avvicinamento, con la temperatura che sale sopra i -3C il ghiaccio si squaglia ma inizia una fastidiosa turbolenza dovuta alle creste circostanti. Nonostante manteniamo un velocità moderata di 130kts, il Silver Eagle scalcia come un cavallo da rodeo. Infine, in corto finale il vento si fa laminare e l'atterraggio non presenta sorprese. Il rientro sarà più tranquillo e soprattutto più veloce con una ground speed stabile a 250kts. Incantevole l'avvicinamento visual a Lugano per la 01, con una bella discesa costante dalla verticale del campo da FL 120, al tramonto in calma assoluta di vento.

     
Una taxiway molto personalizzata  
Sotto la nebbia, sopra il sole  
   
     
Una TAS brillante poco ci aiuta con 76kts di vento contrario  
I boots lavorano duro per liberarsi dal ghiaccio  
   
     
In corto finale finalmente tutto si calma  
Il vento ora è a nostro favore: 249kts la Ground speed  
   
     
incantevole arrivo a Lugano  
l'ogiva porta ancora i resti di ghiaccio del volo  
   

 

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