Fly-Out Isole Canarie e Spagna 2015

Tenerife, Madeira, Valencia

 

Ad un anno esatto di distanza dal Fly-Out primaverile del 2014 (vedi blog) decidiamo di ritornare alle Isole Canarie. Questo arcipelago spagnolo nell’Atlantico rappresenta una meta ideale per le nostre escursioni in aeroplano. Il tempo è generalmente favorevole, in maggio il clima è già estivo ma non ancora troppo caldo. Tutte le isole sono servite di aeroporti e seppure assai distanti (1900 miglia nautiche) ed in pieno oceano vi è comunque la possibilità di effettuare diversi scali tecnici. Inoltre la rotta sorvola paesi interessanti da visitare.

Decidiamo, considerati i pochi giorni a disposizione di puntare ad un’isola maggiore che ci assicuri dogana e carburante. Puntiamo su Tenerife, forse la più turistica delle isole. Tristemente nota per il più grave incidente della storia dell’aviazione quando nel 1977 due Jumbo 747 si scontrarono a terra causando 583 vittime (Disastro_di_Tenerife). Si volava allora sull’aeroporto di Los Rodeos (oggi Tenerife North) della capitale Santa Cruz al nord dell’isola. L’aeroporto è situato accanto ad una laguna e gli sbalzi termici dovuti alla intensa insolazione anche in inverno e la sua posizione in sottovento del Pico del Teide creano le condizioni per il frequente formarsi della nebbia.
A seguito dell’incidente si decise di costruire un nuovo aeroporto nel sud dell’isola più vicino ai centri turistici e meno esposto agli eventi della natura.

 

Sabato 23 maggio 2015
Lugano-Sabadell


Partiamo da Lugano di buon mattino e con il bel tempo per uno scalo a Barcellona Sabadell (LELL). Il volo si svolge senza particolarità. Il vento solitamente a sfavore lungo la Costa Azzurra questa volta è dalla nostra. Il traffico in finale a Sabadell è molto intenso per i voli scuola locali e quando si ha appena cancellato un volo IFR e ci si trova in circuito con molti altri velivoli che non si aspettano la tua presenza, la confusione è programmata. Aggiungete la voice bilingue della torre ed il caos è realtà. Questa situazione abbiamo avuto modo di viverla più di una volta sugli aeroporti spagnoli.


Fervono i preparativi per il volo. Il nostro velivolo è quello in primo piano ….



Sul golfo del Leone imperversa il violento Mistral

 


In avvicinamento a Sabbadel. Cancellando il piano di volo IFR
si arriva alti e veloci creando scompiglio in circuito

 

Sabadell-Granada


Rifornimento e pausa pranzo e siamo pronti per Granada. All'ufficio C qualcuno ci fa notare che sono previsti temporali al nostro arrivo nella regione. Si tratta però di eventuali fenomeni orografici e non di un passaggio di un fronte. Il TAF prevede solo un 30% di probabilità di rovesci, motivo per il quale ci mettiamo in moto. Il volo è ormai noto. Si segue la costa fino a Valencia per addentrarci nell’interno in direzione sud-ovest fino alla meta. Saranno alla fine 2:29 di volo.
 
L’aeroporto Federico Garcia Lorca è poco trafficato al nostro arrivo. A parte qualche cumulo la meteo è perfetta. Le procedure sono veloci ed in poco tempo siamo in città. Granada è la capitale dell’Andalusia. Ci mettiamo subito in cammino per i Giardini di Alhambra, che in arabo significa cittadella rossa (Alhambra). Uno stupendo complesso di edifici di diverse epoche e giardini curatissimi.  Il centro cittadino è animatissimo ed in questo sabato di maggio molte coppie hanno deciso di sposarsi.

 


Pausa pranzo



I temuti temporali non si avvereranno

 


Granada


 


L‘albergo in stile Liberty

 


Per le vie del centro

 


Si cerca l’ombra così nelle vie del centro

 


Sabato di maggio, sabato di matrimoni

 


La città dall’alto

 


I giardini di Alhambra

 


Turisti cinesi scattano foto a raffica

 


L’interno dei palazzi

 


Anche qui gli sposi

 

Domenica 24 maggio 2015
Granada-Madeira


La lunga tappa domenicale ci porterà sull’Atlantico. Decidiamo di visitare l’isola di Madeira, sulla quale abbiamo già fatto scalo ma che conosciamo poco. Abbiamo provveduto a riservare Hotel e auto a noleggio già la sera precedente per non perdere tempo al mattino. Non è stata una buona idea. Madeira prevede sull’aeroporto di Funchal raffiche di vento fino a 40 nodi provenienti da un settore critico. Funchal è noto per il vento. Su Youtube si possono trovare numerosi video a questo proposito. La pista non è orientata favorevolmente, la si è dovuta costruire dove si poteva su questa isola vulcanica. Una parte assai cospicua della pista è addirittura costruita su palafitte con lunghissimi pilastri. Non vi è un avvicinamento di precisione. Nelle cartine di avvicinamento sono riportati i diversi settori con il vento massimo. Ebbene per questa mattina di domenica la TAF annuncia un vento eccessivo dal settore nord-est. Cambiamo velocemente i piani e decidiamo di volare direttamente a Tenerife e di fermarci a Funchal nel ritorno.
 
Decollo e rotta classica a sorvolare l’Algarve in direzione del Punto NARTA. Dopo circa tre ore di volo ed in vista delle isole di Madeira e Porto Santo, quasi per curiosità ascoltiamo l’ATIS di Funchal. Sorpresa! Vento quasi calmo. Breve scambio di idee e decidiamo per un re-routing a Funchal. La procedura avviene in maniera assai semplice e dopo 3:46 di volo tocchiamo per pista 05 con 10 nodi ti vento al traverso un po’ rafficato. L’auto e l’albergo già ci aspettavano e così ci godiamo una due giorni su questa magnifica isola.

 


Pieno raso per la tappa atlantica

 


Pronti ad affrontare l’oceano

 


Il tempo è sempre tranquillo

 


L’aeroporto di Madeira Funchal

 


In attesa della stanza si può sempre navigare



Funchal è molto edificata. Il resto dell’Isola molto meno

 


Una poco potente Opel Adam ci accompagna per l’isola


 

 

 


L’acqua sull’isola abbonda

 

Martedì 26 maggio 2015
Madeira-Tenerife


Soddisfatti di aver visitato dapprima una città storica come Grenada e quindi un’isola splendida come Madeira raggiungiamo l’aeroporto alla volta di Tenerife. La meteo per la giornata all’aeroporto North  non prevede nulla di buono con pioggia e vento mentre a quello di Reina Sofia a sud il tempo è bello e caldo. Organizziamo l’handling obbligatorio e decolliamo. Il volo è tranquillo e come raggiungiamo la quota di crociera scorgiamo in lontananza il Pico del Teide, il vulcano spento sull’isola di Tenerife, che rappresenta la montagna più alta della Spagna con i suoi 3718 metri di altezza (Teide). Si potrebbe volare a vista in pieno oceano e puntare verso questa spettacolare montagna. Non meno spettacolare l’arrivo che prevede di girare intorno al vulcano per raggiungere l’aeroporto posizionato sulla costa meridionale e quindi sul versante opposto rispetto a noi. Il traffico è molto intenso ma tutto avviene con estrema semplicità. Forte il vento in atterraggio ma in asse pista.

 


Ci dispiace lasciare Madeira ma Teneriffe ci attende

 


Una scolaresca in visita all’aeroporto

 


il crew collaudato

 


La rotta è diritta



Con il Teide in vista non si può sbagliare

 


Giriamo attorno al Teide per l’atterraggio

 

Trascorriamo il pomeriggio nel lussuoso albergo di Costa Adeje. Il mattino seguente di buon ora arranchiamo con una potente Opel Astra lungo le pendici del vulcano fino a raggiungere la partenza della funivia che porta alla vetta. Lo sbalzo termico a quasi 4000 metri di quota è notevole e i numerosi turisti in ciabatte e T-Shirt non restano molto in vetta. Noi invece decidiamo di scendere a piedi, una gita che si rileverà magnifica anche se non equipaggiati alla perfezione.

 

 


Saliamo alla base del Teide tra i boschi di larici.



L’ultima eruzione risale al 1908

 


La foresta si dirada i 2000 metri di quota.

 


La funivia che sale in vetta



A pochi metri dalla vetta a 3700 metri

 


Sopra le nubi

 

Macintosh HD:Users:PC:Desktop:scelta flyout:_DSC3311.jpg
La lunga discesa a piedi

 


Paesaggio lunare

 


Fiori tipici delle Canarie

 

Giovedì 28 maggio 2015
Tenerife-Valencia


È già ora di tornare. Dove faremo scalo in Spagna? Ci siamo passati sopra decine di volte e immancabilmente dicevamo che questa città avrebbe meritato una visita. Questa è la volta buona. Andremo a Valencia. Sarà la tappa più lunga del Fly-Out con le sue 1083 miglia nautiche. Ma poiché soffia un vento a favore lungo le coste del Marocco termineremo il volo alla media di 211 nodi.
 
È la terza volta che percorriamo questa rotta ed è sempre uno spettacolo passare ad una ad una sulle Isole di Gran Canaria, Fuerteventura e Lanzarote.  Del Marocco si intravvedono solamente le coste per poi passare su Tangeri, Tarifa e Gibilterra. Uno spettacolo. Poi ancora un’ora di volo all’interno dell’Andalusia e Murcia per sbucare al mare direttamente a Valencia.
Il parcheggio enorme dell’aviazione generale è desolante. Vi sono una dozzina di monomotori parcheggiati ma nessuno in grado di volare. Veniamo prelevati da un furgoncino Viano al Terminal dove sbrighiamo velocemente le procedure.
La città è splendida, sia il quartiere storico dove abbiamo l’hotel sia la Città delle scienze e della cultura con i rinomati e mastodontici edifici del celeberrimo architetto Santiago Calatrava (Santiago_Calatrava).

 


Il traffico è ancora tranquillo al mattino

 


Ultimo sguardo alla meteo prima di decollare per una tappa di 1060 miglia

 


Lasciamo l’isola



Lasciamo le Canarie in direzione del Marocco

 


In finale a Valencia

 


Il parcheggio della GA è un po’ desolante

 


La città delle scienze e della cultura



L’architettura biologica di Calatrava

 


Così definita perché richiama figure animali

 


Anche il centro storico è ricco di arte moderna

 


Le taverne sono semplici. Qui il menù è scritto sui muri

 

Venerdì 29 maggio 2015
Valencia-Locarno


Anche questa rotta è assai conosciuta lungo i mille e oltre chilometri di costa che ci portano a Genova e quindi a Locarno. Sì infatti, torniamo a Locarno dove il meccanico George A. sottoporrà il nostro Silver Eagle al controllo annuale.

 

 

top