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Fly-Out Portogallo 2011
La situazione geopolitica del Magreb ha influenzato anche la scelta della meta del nostro abituale Fly-Out di primavera. Dunque niente Nordafrica e paesi caldi, dobbiamo rivolgere la nostra attenzione verso paesi meno esotici ma non per questo meno interessanti. Ci interesserebbe l'Inghilterra che conosciamo poco magari con una puntata verso la Norvegia passando per le isole Shetland. Ma la mateo ci boccia immediatamente questo progetto. Caduta per incompatibilità di date anche l'uscita con il GVML ci dirigiamo ad ovest per conoscere meglio il Portogallo.
14 maggio 2011
Locarno - Menorca
Per andare in Portogallo si puó sciegliere la via bassa della costa sud della Spagna oppure la via alta dei Pirenei e dei Paesi Baschi. Il giorno della partenza imperversa un fronte freddo molto attivo sul golfo di Guascogna. Scegliamo allora la via bassa, anzi molto bassa visto che un controllore della FIR di Roma ci "flussa" (cosí dice lui) via Elba (!) per andare a Bastia e quindi a Menorca. Non proprio un “DCT MANON” come avremmo voluto ricevere. Poco male. In poco piú di tre ore atterriamo alle Baleari con una meteo favorevole. Poco dopo pedaliamo in rampichino lungo le spiaggie della costa sud dell'isola. Al tramonto molti isolani si fermano sulle spiagge lasciate libere dai turisti. Rientriamo in albergo a tarda sera dopo una gustosa cena e una lunga pedalata.
I paracadutisti salutano la nostra partenza
Si riempiono i tip-tanks per la lunga tappa
Il fly-out sarà il primo vero banco di prova della nuova avionica
La Padana è ricoperta da nuvolosità cumuliforme bassa
Genova-Elba per andare alle Baleari? Cosi dice Brussel
Sulla verticale di Marina di Campo
Laciamo la Corsica a Calvi per Menorca
Con 21 nodi sul naso il vento una volta di più non è a favore
Poco male. Ci gustiamo il volo
Un po' di mixed ice scendendo su Menorca
Tempo bello e vento calmo sull'isola
Ci accomodiamo in albergo
15 maggio 2011
Menorca-Vigo
Durante la notte il sibilo del vento che si è alzato impetuoso ci sveglia. Sarà un normale fenomeno notturno pensiamo, del resto la serata era calma e stellata. Il mattino ci convince del contrario. Il vento soffia teso, le palme flettono durante le raffiche. Il cielo è plumbeo e il mare cattivo. I turisti sono rintanati in stanza. Dopo una veloce colazione e pochi minuti di taxi siamo in aeroporto. Anche in Spagna ha preso piede il malcostume di cedere la gestione dell'aviazione generale alle società di handling che assicurano un ottimo servizio ma si fanno pagare. Abbiamo altro a cui pensare ora. Per fortuna abbiamo rifornito il giorno precedente perchè il vento sulla tarmac rende tutto più difficile. Con il vento in asse pista il nostro Silver Eagle assomiglia ad un ascensore. A metà pista siamo già a 3000'. Il radar ci indirizza direttamente verso Madrid (!). Un'ampia ricompensa per la rabbia del giorno precedente. L'arrivo a Vigo è splendido. Il paesaggio è collinare, molto verde e ricco di insenature. La città è sorprendentemente pulita e ordinata. La città vecchia abbarbicata sulla collina è più trascurata ma non meno interessante.
Un vento tempestoso soffia dalla notte
Caricare l'aeroplano non è piacevole con questo vento.
A metà pista siamo oltre 2000' ground
Ultimo sguardo a Mahon e poi virata DCT Madrid
Scappiamo on top a FL 210 per non caricare ghiaccio
Madrid con i 3 aeroporti
La splendida vista di Vigo
In corto finale: l'aeroporto è costruito su di un terrapieno
In questa città Giulio Verne ha scritto 20'000 leghe sotto i mari
L'ingresso nella grande baia
16 maggio 2011
Vigo-Porto
Ci trasferiamo in Portogallo con un mini volo di 38 minuti. Ma molto intenso tra DEP, ARR, cambio di FIR e atterraggio con vento teso al traverso. Visitiamo la città durante tutta la giornata. Rigorosamente a piedi. E con un gran caldo. Giornata meterologicamente splendida.
Alleniamo l'atterraggio con il vento al traverso e il carrello principale inclinato verso il vento
Ci accolgono in limousine
La moderna aerostazione
Il ponte progettato dall'ing. Eiffel, quello della torre
Andiamo in visita alle cantine
Con degustazione al termine. Oggi non si vola.
Questa teleferica di costruzione svizzera porta in cima al ponte
Da qui si raggiunge a piedi il centro città
In questi giorni si gioca la Champions Cup
La città vecchia
Il chiostro dietro la cattedrale
I moderni ponti in calcestruzzo (sono tre) e due più vecchi in ferro
17 maggio 2011
Porto - Cascais
Si ripete il fenomeno di Menorca. Durante la notte il tempo cambia e al mattino ci alziamo con la pioggia. Nubi temporalesche sono un po' dappertutto. Scegliamo una quota di crociera bassa, tra due strati a 12000', che ci permette di riconoscere ed evitare i temporali. In un'ora e venti siamo a Cascais, l'aerodromo dell'aviazione generale di Lisbona. Sono presenti sul campo numerose scuole e l'attività di volo è intensa. Ci sembra di essere a Locarno. La giornata è dedicata alla solita scarpinata per la città più conforme ad una marcia militare che non ad una visita turistica. Tempo caldo e tanto sole. Ma alla sera le nubi si addensano e per la terza volta si ripete il fenomeno del "rosso di sera, il bel tempo non si avvera!".
Siamo andati a cercarci il tempo migliore di tutta l'Europa
In crociera tra i cumuli
Ma Lisbona è libera dalle nubi
Dalla limousine di Porto alla Seat di Cascais
Molta aviazione generale sul campo
Passeggiata in centro Lisbona
La stazione ferroviaria
Il palazzo reale
18 maggio 2011
Cascais - Lyon Bron - Locarno
In effetti al mattino piove e le collinette attorno a Lisbona sono nelle nubi. Il METAR riporta un Ceiling di 1000' con TS nelle vicinanze. Un'occhiata alla Significant Weather Chart ci permette di scoprire la tipica nuvola fantozziana. L'Europa è sgombra tranne una zona di maltempo sul sud-ovest del Portogallo ...
Dopo aver impiegato quasi un'ora per tentare di pagare 20 euro di tasse con la carta di credito, eseguiamo il rifornimento sotto una pioggia che va diminuendo. La prima ora di volo è tutta in nube nonostante saliamo a FL 210. Non incontriamo ghiaccio e il nostro nuovo Avidyne TWX670 in modalità "Cell" ci guida sicuro tra le formazioni temporalesche. Il vento, una volta di più, non è di aiuto. La rotta più diretta ci porta a sorvolare San Sebastian e Biarritz e facciamo uno scalo tecnico a Lione. Meno di 30' di ground time e siamo nuovamente in volo per Locarno che raggiungiamo dopo 1h e 30' di volo.
L'importante investimento dell'inverno passato nella nuova avionica del nostro Silver Eagle ci ha ampiamente ripagato sul piano della sicurezza e del piacere del volo. Possiamo ben affermare che con l'istallazione di un “Glass Cockpit”abbiamo cambiato metà del nostro nostro aereo!
In nube a FL 210
Il piano di volo
Dopo oltre un'ora di volo usciamo on top
Ci aspettavamo finalmente un po' di vento a favore
E invece anche questa volta soffia poco ma sempre contro
La baia di S. Sebastian
Biarrtiz
Ci dissetiamo prima di ripartire
Chambery
Alain ricovera il Silver Eagle. Un gregge di pecore ci fa compagnia
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