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27.07.2006 Kulusuk - Keflavik (Islanda)
Riprendiamo il volo verso Keflavik, prima tappa del lungo rientro. Durante la salita abbiamo ancora occasione di ammirare l’affascinante panorama. Poi però subentra un repentino ed inatteso peggioramento del tempo. Ci troviamo a 8000’ e 2 gradi ti temperatura esterna, quindi al di sotto del freezing level. Comincia a piovere pesantemente. Riteniamo rischioso salire oltre senza conoscere il top delle nubi. Ci accontentiamo di una TAS di 140 Kts a bassa quota, più che sufficiente in considerazione delle oltre sette ore di autonomia.
Siamo ormai da più di due ore in IMC, piove sempre forte e solo il GPS può aiutarci nella navigazione. Poi, improvvisamente, a pochi minuti dall’atterraggio le nubi si schiudono e davanti a noi appaiono le coste islandesi. Siamo già allineati con la pista.
In finale a Keflavik, base militare americana a circa 30 km da Reykjavik. Su questa stessa pista, conosciuta in tutta Europa per i venti sferzanti, sono stati eseguiti gli atterraggi con vento al traverso per la certificazione dell’Airbus A380.
F15 americani
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