28.07.2006 Keflavik - Prestwick (Inghilterra)


Abbiamo trascorso una notte tranquilla e ci sentiamo in forma per affrontare la tappa più lunga di tutto il fly-out. Questa ci porterà dall’Islanda alla Scozia. Purtroppo, per restare in contatto con l’ATC e non essendo dotati di radio HF, dobbiamo scegliere una rotta non diretta, che non si allontani troppo dalle Faroe. La meteo, una volta di più, non è favorevole. Soffiano venti contrari lungo la prima metà del volo e sono previsti temporali sulla Scozia.

 

 

 

 

Nembostrati al decollo. Partiamo senza nostalgia.

 

ci facciamo strada tra i cumuli verso on top

 

si vola tra layers

 

 

Siamo in volo da più di un’ora e il GPS ci indica l’ora stimata di arrivo alle 18:48. Abbiamo ancora 6 oredi volo davanti a noi. Confidiamo nelle carte dei venti ed attendiamo che il vento frontale cali. Soffriamo il caldo nelle mute stagne che indossiamo.

 

 

Tutto secondo copione. I venti sono calati, procediamo speditamente verso la Scozia che si profila all’orizzonte.

 

 

 

Anche per quanto riguarda i temporali le previsioni non hanno fallito. Davanti a noi si ergono CB insormontabili. Dobbiamo infilare le cannule nasali per l’ossigeno ed avventurarci oltre i 20'000.

 

 


Il peggio è passato, in un attimo siamo in avvicinamento a Prestwick, che con una pista di 3500m è la base di molte compagnie cargo.

 

L’handling ci posteggia accanto ad un 747

 

 

Impressionante la dimensione dei flaps

 

A diretto contatto con l’accento scozzese

 

tipico flair anglosassone

 

dopo la Groenlandia, ritorno alla civiltà….o quasi!

 

 

 

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